La crisi del traffico di “treni auto” partita nel 2018, ha amplificato i suoi effetti nel settore, nell'anno 2019. Invece, come sempre la parte preponderante del traffico ferroviario del Quadrante Europa è interpretata dal traffico combinato (semirimorchi/casse mobili/cisterne), segno che l'Interporto Quadrante Europa risponde con efficienza e qualità nella gestione dei servizi utili allo sviluppo di questa modalità di trasporto delle merci. Il traffico combinato rappresenta il core business per il Quadrante Europa insieme alla conferma dell'alta specializzazione di questa tipologia di traffico ferroviario delle merci. Questo valore nel 2019 è rappresentato dal record storico assoluto di oltre 14.100 treni.
Oggi il Quadrante Europa opera prevedendo scenari di sviluppo futuro del settore del trasporto ferroviario e intermodale. Siamo consci di quello che potrà succedere tra qualche anno soprattutto con i potenziamenti infrastrutturali ferroviari e l’apertura del tunnel di base del Brennero e delle tratte di accesso a Sud, da Fortezza fino a Verona – afferma il Presidente Gasparato - e riteniamo di affrontare i temi “intermodalità” e “sostenibilità” in un’ottica integrata con le migliori tecnologie informatiche come indispensabili strumenti di programmazione e gestione delle risorse (binari, piazzali, locomotori, gru…). Non ci limitiamo quindi a gestire la quotidianità “subendo” il traffico ma adottiamo un approccio “proattivo” guardando alla pianificazione nazionale delle infrastrutture ed inserendoci in questo percorso al fine di promuovere la massima sostenibilità del trasporto merci e promuovendo in prima persona nuovi servizi merci”.
Verona è pronta a giocare un ruolo da leader tra i terminal intermodali europei (e lo dimostrano i numeri attuali e le previsioni future) e lo intende fare in pieno accordo con la Commissione Europea, il Ministero e le istituzioni veronesi, cercando anche di attrarre i finanziamenti necessari per la realizzazione dei programmi di investimento.
La strategia del Quadrante Europa infatti è quella di aspirare a divenire il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da quest’ultimi e distribuendole in tutta Europa e viceversa. Tutto ciò puntando sull’idea che un interporto non può ragionare come infrastruttura a sé stante ma insieme al sistema dei trasporti locale e nazionale, ai porti, e alla rete ferroviaria: la sinergia e l’integrazione tra porti ed interporti può essere elemento di sviluppo futuro per tutti, portando i porti italiani a servire mercati sino ad oggi mai approcciati ed inserendo gli interporti in catene logistico-intermodali globali che sino ad oggi non li avevano minimamente coinvolti, il tutto via ferrovia, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità del trasporto.
DICHIARAZIONE DEL SINDACO – Federico Sboarina:
“Se il 2019 è stato un anno da record per il traffico combinato di merci al Quadrante Europa, risultati di cui non posso che essere orgoglioso – afferma il sindaco Federico Sboarina -, il nostro obiettivo dev’essere quello di dare massima continuità allo sviluppo dell’Interporto scaligero perché è uno straordinario veicolo per la continua crescita economica di tutta la città. L’aumento dei flussi intermodali, infatti, testimonia la competitività del nostro sistema logistico, che può vantare nel Quadrante Europa il più importante interporto in Italia per volumi di traffico e il primo d’Europa per qualità del servizio. Allo stesso tempo, attesta la vocazione internazionale di Verona, al centro dei due più importanti corridoi viari e ferroviari europei. Ecco perché la nostra mission dev’essere quella di mantenere la centralità della nostra città, con una gestione efficace del Consorzio Zai come testimoniano i numeri di oggi. Allo stesso tempo dobbiamo continuare a guardare avanti e precorrere il futuro, preparandoci a intercettare nuovi flussi intermodali per quando, ad esempio, sarà ultimato il tunnel di base del Brennero”.
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA: Manuel Scalzotto
“La crescita del Quadrante Europa, del trasporto ferroviario e dell'intermodalità nel territorio provinciale, anche su impulso di grandi infrastrutture in corso di realizzazione come il tunnel del Brennero, rappresenta un’opportunità irripetibile di sviluppo e lavoro per il territorio veronese - afferma il Presidente della Provincia -. Uno sviluppo che va pianificato, sostenuto e gestito in modo organico al fine di garantire servizi e una viabilità accessoria adeguata. Per questo, da tempo, su tali temi abbiamo aperto un confronto costruttivo tra la Provincia, il Comune di Verona e altre istituzioni che auspico porti risultati tangibili quanto prima possibile”.