TOP RANKING EUROPA 2015
Lo studio della DGG dal titolo "Posizionamento e Istituzione dei interporti (FV) in Europa è il secondo del suo genere. Il primo è stato effettuato dalla DGG (coinvolta dagli istituti ISL e LUB) nel 2010. Lo studio presenta lo stato di sviluppo, nonché la prospettiva di sviluppo dei centri intermodali europei.
Lo scopo della raccolta dei dati è quello di dare una visione d'insieme agli attori delle singole posizioni sul campo internazionale di logistica e di incoraggiare l'ulteriore sviluppo di macro concetti di logistica in Europa.
Base dello studio è la definizione dell’associazione europea "EUROPLATFORMS" relativa ai centri intermodali.
Di conseguenza sono state scelte solo quelle location con le seguenti caratteristiche:
1. l'intermodalità
2. struttura di gestione
3. struttura di servizi
All'inizio dell'indagine sono state individuate e contattate oltre 240 sedi di oltre 30 paesi europei. La metodologia di analisi del primo Ranking del 2010 comprendeva 29 KPI (Benchmark / Key Performance Indicators) all’interno di quattro gruppi: 1. struttura; 2. sviluppo; 3. gestione; 4. modalità di trasporto e analisi SWOT. Alla base della valutazione vi erano le analisi dei KPI . Questa metodologia è stata utilizzata come base per il rilevamento corrente.
La classifica attuale comprende 40 KPI suddivisi in sedici gruppi. I criteri di valutazione sono stati ampliati da recenti e urgenti aspetti, come "Green Logistics" e "gestione della sicurezza". Inoltre, la posizione all'interno del corridoio TEN-T è stata presa in considerazione per avere una panoramica sul flusso delle merci in Europa.
Una delle realtà più importanti del trasporto combinato europeo è l"Interporto di Verona" che è classificato ancora una volta in prima posizione.
Germania
Anche gli interporti tedeschi di Brema e Norimberga confermano le loro posizioni al 2 ° e 3 ° posto. Oltre ai tre migliori posizionati, l'Interporto di Berlino Süd Großbeeren può essere visto come il "vero campione" di questa classifica. Nell'ultima classifica occupava il 10° posto, mentre in quella attuale è passato al 4° posto. I buoni posizionamenti degli interporti tedeschi dimostrano come queste strutture possano rafforzare ed espandere le loro posizioni rispetto alla classifica nazionale ed europea del DGG. Importante da notare è l'elevato numero di dipendenti negli interporti tedeschi, in quanto viene generato molto valore attraverso i servizi a valore aggiunto. Ad esempio, il FV Berlino Süd Großbeeren ha aumentato il tasso di occupazione di oltre il 70% rispetto al 2010. L'Interporto di Brema si posiziona al top degli Interporti in Germania con un numero attuale di dipendenti di circa 8.000 persone. Altro notevole posizionamento è quello dell'interporto di Lipsia che si è classificato nei "Top 10" per il miglioramento in ambito di occupazione e per le misure adottate nel settore della "Green Logistics". L'eccezionale successo degli tedeschi Interporti è dovuta all'alto livello di sviluppo e per l’alta capacità terminalistica; inoltre rappresentano una quota notevole del mercato immobiliare logistico nella regione.
Italia, Spagna & Est Europa
Gli "Interporti" (nome italiano di interporti) italiani sono riconosciuti come eccellenti (7 italiani su 20) e questo è per merito della struttura organizzativa altamente qualificata e un alto livello di servizi. Nel complesso gli interporti italiani hanno una elevata capacità ed utilizzo dell’attività terminalistica. Una notevole quota di trasporto combinato è concentrata nel nord Itali dove gli Interporti operano come importanti gateway per il traffico transalpino.
E’ indiscusso il primo posto per l'Interporto di Verona come nel 2010. Uno degli elementi principali che lo differenzia all’interno del Ranking è l'alto numero di addetti (13.000).
Anche gli spagnoli sono posizionati bene. Il PLAZA Logistica Zaragoza ad esempio si trova al 5° posto e questo è dovuto principalmente all'uso intensivo del trasporto aereo posizionato all’interno dell’interporto; vi sono concentrati i processi logistici globali del produttore tessile Inditex, proprietario tra l’altro di “Zara”, marchio di moda di grande successo anche in Germania.
L’idea di “Interporto" si sta sviluppando notevolmente anche nei paesi dell'Europa orientale e pertanto il CIP di Poznan (Polonia) e il Bilk di Budapest (Ungheria) potrebbero migliorare e rientrare nella Top 20.
Oltre alla Germania, l'Italia, la Spagna e l'Europa orientale, anche il Delta 3 di Dourges (Francia), il Cargo Center di Graz (Austria) e DIRFT di Daventry (Regno Unito) sono posizionati nella parte inferiore della classifica.
Quanto segue mostra un confronto dello sviluppo medio a livello europeo nella classifica del 2010 e il 2015: si nota un significativo trend positivo soprattutto nel livello di sviluppo degli interporti.
L'elenco seguente fornisce una panoramica dei risultati più importanti:
- rispetto alla prima classifica europea del 2010, si riconfermano nel 2015 i primi 3 classificati: Interporto di Verona, GVZ Brema e GVZ Norimberga.
Accanto al GVZ tedesco, gli Interporti italiani sono i più importanti in Europa e rappresentano quindi lo standard di performance internazionale.
La Spagna è uno dei pionieri nell’applicazione di successo dell'idea di interporto, ma anche nell'Europa dell'est (Ungheria e Polonia) la creazione ha raggiunto il successo.
In contrasto con la classifica del 2010, il livello di sviluppo degli interporti è aumentato in modo evidente, non solo in tutta Europa, ma anche all’interno dei singoli Paesi.
2015 ANNO RECORD DI TRAFFICO FERROVIARIO DELLE MERCI
ANALISI DI PERIODO ( 2011 – 2015 )
Il dato da evidenziare:
il Biennio 2014 – 2015 il traffico ferroviario in Quadrante Europa ha raggiunti livelli record assoluti.
In sede di analisi consuntiva, infatti, del traffico ferroviario sviluppato nel 2014 in Quadrante Europa, è il numero coppie treno totali lavorate 7.305, ossia un totale di 14.609 treni ( arrivati e partiti ) gestiti nei vari impianti ferroviari che distinguono il Quadrante Europa.
Mentre per il 2015 ( dati misurati al 30 Novembre 2015 ) è prevedibile il raggiungimento di 15.000 treni, ( + 2,7 % rispetto al 2014 ).
RECORD DI TRAFFICO STORICO PER IL QUADRANTE EUROPA.
Si tratta di un numero tale da porre, ad oggi, l'anno 2015 al primo posto assoluto in termini di volumi di traffico ferroviario realizzato a Verona nel corso di oltre 20 anni ( 1992 – 2014 ) di attività di trasporto ferroviario intermodale.
Se facciamo poi un focus sugli ultimi due quinquenni, osserviamo:
Numero totale di treni lavorati |
Numero medio di coppie treno giorno |
Incrementi % |
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2006- 2010 |
61.462 |
20 |
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2011 - 2015 |
69.669 |
24 |
+15% |
Mentre se concentriamo l'analisi sull'anno record, il 2015 osserviamo:
- numero medio di coppie treno lavorate settimanalmente, in corso d'anno : 146;
- tonnellate trasportate con la modalità ferroviaria : ca. 7.400.000;
- numero di trasporti (unità di carico) : ca. 400.000 equivalenti ad oltre 700.000 Teu.
PREMIO “IL LOGISTICO DELL'ANNO 2015”
Nel corso dell’anno il Consorzio ZAI ha ottenuto: il premio “Il Logistico dell’Anno” per il nuovo “Sistema Integrato di Gestione Aziendale”.
Il riconoscimento, istituito da Assologistica ed Euromerci, evidenzia a livello nazionale le imprese che durante l’anno hanno investito in innovazione, contribuendo significativamente alla crescita e all’efficientamento della logistica e del supply chain management.
Dal 2000 ad oggi il Consorzio ZAI ha sviluppato, per primo tra i consorzi di sviluppo industriale e tra gli interporti, il nuovo Sistema per le attività di pianificazione, progettazione e realizzazione di infrastrutture a servizio della produzione, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008 per la qualità aziendale e in conformità allo standard SA 8000:2008 sulla responsabilità sociale.
Dal 2011 il Consorzio applica anche il “Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro” in conformità allo standard BS OHSAS 18001:2007 per giungere a una gestione integrata e certificata dell’attività svolta per il miglioramento continuo.
L’elemento di maggiore novità introdotto dal Consorzio ZAI consiste nello sviluppare le proprie attività anche in un’ottica di responsabilità sociale, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dal proprio personale, così come fornitori di beni, attività e servizi, per il successo aziendale.